Sigma Test© by prof. S. Buzzelli


E’ un test ideato, validato e standardizzato dal prof. S. Buzzelli, per indagare la resistenza  specifica di un atleta in generale o di un tennista in particolare, che si esegue con il SensoBuzz.

Nell’esecuzione  sono coinvolti sia l’aspetto metabolico sia l’aspetto attentivo. L’esercitazione si esegue su metà campo da tennis  organizzata come evidenziato nella fig. 1.


Figura 1

Il test, che si svolge effettuando spostamenti di corsa specifica, coinvolge anche la capacità di attenzione e di mantenimento della concentrazione .
L’esaminando, seguendo il ritmo imposto dal SensoBuzz, deve spostarsi con corse a navetta (andata e ritorno)  da un punto centrale chiamato “base”  verso  un traguardo chiamato “target” e ritornarvi.
Il ritorno alla “base” deve corrispondere alla ricezione di un nuovo segnale emesso dal SensoBuzz.
I target sono cinque, e sono posti a semicerchio alla distanza di 5,50 metri radialmente dalla “base”  e posti in determinati punti fissi del campo da tennis.
Essi sono associati a cinque diversi segnali, che per convenzione sono stati fissati in tre visivi e due sonori.
Il test è incrementale a partire da un ritmo di emissione lento (un segnale ogni 5 sec.),  che permette all’esaminando di adattarsi al test potendosi spostare abbastanza agevolmente durante l’intervallo di tempo che intercorre tra un segnale e l’altro.
Ad ogni minuto la frequenza di emissione incrementa con conseguente adeguamento della velocità di spostamento.
Il test finisce nel momento in cui sarà manifesta   l’incapacità dell’allievo di sostenere il ritmo imposto dallo strumento .
Al verificarsi di questo evento, computando il numero dei segnali eseguiti, si otterrà  la velocità specifica raggiunta ed il relativo valore indicativo del Massimo Consumo di Ossigeno (VO2max) (Tabella 1).

Protocollo esecutivo
L’allievo si dispone in stazione eretta sulla
“base” pronto ad attivarsi al primo segnale.
Quando sarà emesso il primo segnale, egli si dirigerà di corsa verso il target  corrispondente, tocca col piede lo spazio immediatamente prospiciente il “traguardo”  e con un deciso cambio di direzione senza voltare  le spalle alla rete di centrocampo, ritorna alla “base”  predisponendosi ad eseguire lo spostamento relativo al segnale successivo.
Gli spostamenti devono ricalcare la tecnica specifica di corsa, come se si stesse giocando a tennis, calcio o altri sport, secondo il ritmo definito dallo strumento.
L’esecuzione corretta prevede la concatenazione dell’azione di corsa-arresto-ripartenza evitando momenti di pausa in cui si rimane fermi sulla “base”,  in attesa  del segnale successivo.
Il minuto introduttivo, serve proprio per consentire all’allievo ad adattare correttamente la velocità di spostamento al ritmo dei segnali.
 Ad ogni minuto il SensoBuzz diminuisce di 0,2 secondi il ritmo di emissione, facendo sì che la velocità di spostamento debba essere incrementata..
Ad ogni segnale corrisponde uno spostamento completo andata-ritorno di 11 metri cioè  5,50  metri per andare ed altrettanti per ritornare alla “base”.
Lo strumento conta il numero delle “navette” ed il tempo totale di lavoro.
Gli errori di spostamento verso un target diverso da quello indicato, sono consentiti e verranno registrati dall’esaminatore durante l’esecuzione del test. E’ possibile anche che l’allievo si avveda dell’errore e si corregga dirigendosi  nella giusta direzione. Naturalmente gli errori provocano incertezza e titubanza nello spostamento, richiedendo all’allievo piccoli scatti per recuperare spazio e restare nel ritmo del test.
A fine test, un numero elevato di errori, si sarà concretizzato in uno sforzo suppletivo determinato dalla  sommatoria delle accelerazioni, con la conseguenza di una riduzione della capacità prestativa globale.
Il test finisce quando l’allievo, si trova ancora in prossimità di un traguardo mentre viene emesso un nuovo segnale, quindi in notevole ritardo da non riuscire più a colmare con eventuali accelerazioni di corsa.
Si registrano: il numero di corse a navetta eseguite correttamente (corrispondenti al numero riportato sul display dello strumento) oltre al computo cronologico degli eventuali errori commessi durante tutta la prova.
Per avere una valutazione attendibile della Resistenza organica, bisogna effettuare il test per almeno 5 minuti.
Va da sé che un atleta in forma esegue un numero elevato di navette facendo registrare nessuno o pochissimi errori di sequenza.

                          

 

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